Si parte seguendo le indicazioni per Madonna dei Boschi. Giunti alla chiesa giriamo a destra lungo una ripida strada che porta al santuario di Campeggi, visitabile con una breve deviazione. In località Cà Zironi la strada diventa una carrareccia in terra battuta fatto di brevi saliscendi, sino a superare un ruscelletto (passaggio con bici a mano); il tracciato diventa sentiero per qualche centinaio di metri (siamo sulla via Mater Dei) sino a sfociare in un cortile privato ma con passaggio sulla sinistra per gli escursionisti. Tornati sull’asfalto scendiamo rapidamente al fondovalle Idice per risalire sul versante opposto attraverso i boschi del parco La Martina. Giunti al bivio con Via Martina, chi volesse fare una sosta può scendere per 500 metri all’antico borgo, con fontana e ristoro (in stagione). Il percorso sale invece a sinistra per l’ultimo strappo che ci porterà in cresta, lungo il confine Tosco Emiliano, dove si aprirà un grandioso panorama sulle terre del Mugello. La strada inizia a scendere sino a collegarsi alla SP 58, che seguiamo per qualche chilometro, passando accanto alla formazione rocciosa del Sasso di San Zenobi. Al primo bivio svoltiamo a destra, in direzione Frassineta, e poco dopo a sinistra, imboccando una carrareccia che passa accanto al Rocchino di Cavrenno, un’altra particolare formazione rocciosa del territorio. Giunti all’incrocio con la statale della Futa giriamo a destra per rientrare in Emilia dall’antica dogana di Filigare.

Un chilometro dopo inizia la salita che ci porterà in cima all’Alpe di Monghidoro. Dopo un inizio asfaltato, all’altezza dell’antica osteria del Fantorno, la strada diventa una carrareccia sassosa che porta sino alla idilliaca sommità dell’alpe. Ridiscesi al bivio precedente (trattandosi quindi di un andata/ritorno si può decidere di rimandare la salita all’alpe ad un’altra occasione), superiamo la rotonda e prendiamo a sinistra via Fornace, sino alla borgata di Pian dei Grilli dove inizia l’ultimo, breve, tratto di sterrato che ci porta al cimitero e infine al paese di Monghidoro.

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L’individuazione e la tracciatura di questo itinerario sono state co-finanziate dal Programma Turistico di Promozione Locale del Territorio turistico Bologna – Modena con risorse della Regione Emilia-Romagna.