Santa Maria di Settefonti

Santa Maria di Settefonti

Il primo elenco del contado che conta 84 “fumanti”, ossia famiglie, risale al 1249, ma il Castello di “Stifunti” – che deve il suo nome alla presenza di 7 fonti sorgive – che poi diverrà Chiesa di Santa Maria Assunta, è precedente (1105), come dimostra la struttura preesistente ancora visibile.

Situato a breve distanza dal passo dell’Abbadessa, il castello dominava le vallate dell’Idice e del Quaderna, consentendo il controllo delle due zone assoggettate rispettivamente a Bologna e a Imola. Il passaggio da castello a chiesa si attesta tra il 1385 e il 1428; la chiesa venne poi riedificata nel 1691. Nonostante gli eventi bellici, rimangono ancora visibili la facciata, il campanile e i locali interrati.

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Il primo elenco del contado che conta 84 “fumanti”, ossia famiglie, risale al 1249, ma il Castello di “Stifunti” – che deve il suo nome alla presenza di 7 fonti sorgive – che poi diverrà Chiesa di Santa Maria Assunta, è precedente (1105), come dimostra la struttura preesistente ancora visibile.

Situato a breve distanza dal passo dell’Abbadessa, il castello dominava le vallate dell’Idice e del Quaderna, consentendo il controllo delle due zone assoggettate rispettivamente a Bologna e a Imola. Il passaggio da castello a chiesa si attesta tra il 1385 e il 1428; la chiesa venne poi riedificata nel 1691. Nonostante gli eventi bellici, rimangono ancora visibili la facciata, il campanile e i locali interrati.

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