Usciti dalla stazione FS di Pian di Macina, raggiungibile da Bologna con il servizio bici + treno, si inizia a salire lungo via di Campostrino sino a scavalcare la collina e scendere in località Botteghino di Zocca. Da qui inizia un bel tratto sterrato in salita che, con alcuni strappi duri, porta sino ai ruderi di Casola Canina, visitabili con la breve deviazione indicata in traccia ove si aprono belle vedute sui Calanchi di Casola. Tornati indietro occorre fare un breve tratto su sentiero (bici a mano) per ricongiungersi alla strada di cresta che, costeggiando le formazioni calanchive, conduce sino al punto panoramico di Gaibola. Qui la strada, tornata asfaltata, inizia a scendere.
Dopo circa 500 mt. un bivio sulla destra porta a un tratto sterrato in discesa tecnicamente impegnativo per la presenza di affioramenti gessosi sul sentiero. Superato il primo tratto (eventualmente con bici a mano) il fondo migliora per poi diventare asfaltato e congiungersi alla strada che porta alla chiesa di Pizzocalvo. Sfruttando alcuni tratti di ciclabile si arriva in località Pulce, dove inizia una strada sterrata che sbocca in via Croara, nei pressi della chiesa di Santa Cecilia, facente parte dei beni UNESCO “Messaggeri di una cultura di pace”.
Si prende a sinistra iniziando a salire ma subito si svolta a destra lungo via Madonna dei Boschi, una bella strada asfaltata che attraversa una zona del Parco dei Gessi ricca di luoghi interessanti come l’antica cava di gesso “a filo”, la formazione detta “buca delle Candele”, l’antica cava Romana detta “la Palestrina”, la grotta della Spipola e altri luoghi ben indicati dai pannelli informativi del parco.
Dopo la grande area di sosta del parco, la strada inizia a salire con alcuni strappi ripidi sino a giungere alla chiesa di Montecalvo, ottimo posto per una pausa e per un rifornimento d’acqua alla fontana. Ancora uno sforzo e si raggiunge la panoramica vetta di Montecalvo, dove nel 2020 è stato posato il simbolico altare dedicato alla Mater Pacis.
Da qui si inizia a scendere lungo un sentiero che nel tratto iniziale è molto ripido e sassoso, eventualmente da fare bici a mano (circa 400 mt. – si consiglia di tenere la sinistra nel punto in cui si dirama in due tratte parallele). Il sentiero diventa via via più pedalabile sino a collegarsi all’iniziale via di Campostrino e da lì rapidamente alla stazione di Pian di Macina.